PMI piccole e medie imprese ricoprono un ruolo fondamentale in Italia e il 95% di queste hanno meno di 10 addetti9 minuti di lettura

Nel panorama produttivo nazionale, significativa è la presenza delle Piccole e Medie Imprese (PMI) e delle Microimprese, che costituiscono l’ossatura dell’economia del nostro Paese a fianco delle grandi aziende.


Si possono definire PMI tutte quelle aziende il cui numero di dipendenti è inferiore a 50 unità e quando il fatturato annuo o l’attivo del proprio Stato Patrimoniale annuo, non superino i 10 milioni di Euro.

 

Però è bene sottolineare che più del 90% delle imprese hanno meno di 10 addetti.

 

Sono definite Microimprese tutte quelle aziende il cui numero di dipendenti è inferiore alle 10 unità e quando la soglia del fatturato annuo o dell’attivo del proprio Stato Patrimoniale annuo, non superino i 2 milioni di Euro.


È bene sottolineare un importante dato di fatto: le PMI italiane coprono circa l’80% dell’occupazione e, conseguentemente, si rivelano focali in ambito dell’offerta di posti di lavoro.

Sono recenti i dati che attestano che nel 2017 le piccole e medie imprese hanno tratto dei benefici da una positiva congiuntura economica, aumentando i propri ricavi, soprattutto quelle aziende che operano nei settori industriali.

Il numero delle piccole e medie imprese e delle microimprese ha registrato un aumento tra il 2016 e il 2017, passando ad essere da 141 mila a 152 mila, approfittando di un nuovo impulso economico.

PMI web marketing

Le PMI, una significativa realtà imprenditoriale in Italia

La realtà di queste piccole aziende è solitamente quella di un’azienda a carattere familiare, che opera nel settore artigiano, al cui interno è quasi sempre presente il titolare, che lavora a diretto contatto con i suoi dipendenti, vivendo quotidianamente anche le loro preoccupazioni.

 

Differentemente da una grande azienda, una PMI deve fare affidamento sulle proprie capacità di inserirsi all’interno del mercato del lavoro, conquistare clienti da fidelizzare, contrastare la concorrenza, continuare a stare al passo con i tempi, dare tutta l’assistenza possibile a livello professionale e, ovviamente, prezzi competitivi.

 

La forza portante delle PMI è quella di avere il titolare che partecipa attivamente al lavoro, oltre ad avere l’onere della gestione della sua azienda.

Questo significa che è costantemente a contatto con tutte le problematiche legate al lavoro e che quotidianamente si trova direttamente coinvolto in ogni loro aspetto, affrontandone le complessità dello stesso.

In buona sostanza, se vuole mantenere viva la sua azienda, deve combattere per ottenere quei risultati che ne determinano prima la sopravvivenza e poi il successo.

Le PMI e l’universo Digital

In un presente sempre più digitale, le PMI si trovano a decidere quale sia la migliore strategia di marketing per affrontare con successo il presente e il futuro.

È possibile dire che le PMI e le Microimprese possono essere inserite in queste tipologie, in relazione al mondo digital:

  • Aziende disinteressate al marketing;
  • Aziende che non credono nelle strategie marketing;
  • Aziende che fanno marketing, ma non raccogliendo riscontri positivi hanno rinunciato;
  • Aziende che fanno marketing con successo e risultati;

Analizziamo queste quattro tipologie per capire meglio in quale di queste situazioni ti riconosci:

Aziende disinteressate al marketing

In questo segmento rientrano tutte quelle PMI che hanno una loro clientela solidificata nel tempo e sono soddisfatte dei risultati acquisiti, senza avvertire la necessità di aumentare il proprio portafoglio clienti.

 

Le politiche di marketing, oltre a favorire l’acquisizione di una clientela, si occupano anche di migliorarla e di selezionarla attraverso un specifico percorso, verso un ben identificato target di clienti.

Questa dinamica è particolarmente utile all’azienda per avere minori problemi, contestazioni, grattacapi e poter dedicare più tempo ai clienti migliori, aumentandone la loro soddisfazione.

Attenzione all'andamento del mercato, meglio essere pronti con delle strategie alternative, perché le situazioni si evolvono e i momenti di crisi ci sono per tutti.

 

Aziende che non credono nelle strategie di marketing

Molto probabilmente, se ti riconosci in questo segmento, la ragione è riconducibile ad una scarsa, o addirittura nulla, fiducia nei confronti del web marketing, che interpreti solamente come un evitabile costo gestionale.

 

Appare subito chiaro il fatto che confondi spese con investimenti e che devi considerare il web marketing come un investimento sul quale puntare immediatamente, in quanto capace di far progredire la tua azienda, aumentandone il fatturato e conseguentemente, il suo valore.

Per questo dovresti rivolgerti a degli esperti che siano in grado di illustrarti in che modo è possibile dirigere l’investimento per avviare una costante strategia di web marketing.

 

Aziende che fanno marketing, ma non avendo avuto riscontri positivi, vi hanno rinunciato

Risulta altamente probabile che se la tua PMI fa parte di questa tipologia, la ragione deve essere ricondotta a pregresse esperienze negative che possono essere state condotte in prima persona, oppure da improvvisati “esperti” che non sono stati in grado di mantenere ciò che ti hanno promesso.

Questo dipende dall’aver scelto una errata strategia di web marketing e non aver collaborato con dei veri professionisti.


Non ci si può limitare a pubblicare una pagina social, inserendo annunci casuali o investire occasionalmente su Google ADS. Una strategia è una cosa serie e va analizzata in tutto il suo percorso, a partire dai propri competitor, con una precisa analisi della tua azienda e dei tuoi obbiettivi, per finire con creare i messaggi adeguati da diffondere.

Se questo non viene fatto, l’insuccesso e la perdita dell’investimento sono praticamente scontati.

 

Aziende che fanno marketing ottenendo successo

Se in passato hai operato la scelta di avviare delle campagne web marketing di successo, che hanno portato i risultati sperati, non è detto che la tua azienda non possa migliorare ancora.

Capita molte volte di sentire questa frase: “Sono già seguito e sono apposto così!"

Ma dopo un’attenta analisi della situazione ci è capitato di trovare diverse problematiche, ecco alcuni esempi:

  • mancanza della scheda Google My Business (che risulta ideale per le ricerche locali);
  • sito web appena rifatto, ma che carica troppo lentamente e quindi con il rischio di perdere potenziali clienti;
  • pulsanti sul sito che non portano a niente;
  • gestioni social improvvisate;
  • investimenti in campagne a pagamento senza aver fatto una ricerca delle parole chiave;


Insomma, si può sempre migliorare, non è detto che un piccolo aumento del fatturato sia sufficiente per giustificare sforzi e investimenti fatti.

Quando una PMI deve fare marketing?

marketing piccole impreseIl marketing risulta fondamentale per qualsiasi realtà imprenditoriale e ne consegue che anche una PMI deve programmarlo.

Infatti la domande corretta non è quando devo fare marketing, ma quale tipo di strategia di marketing serve per la mia azienda.

Il problema è solamente nel trovare la strategia più adeguata per il tipo di azienda, i risultati che si vogliono ottenere, il target della potenziale clientela.

Per scegliere le risposte più opportune è vitale affidarsi a dei professionisti in grado di fare una corretta valutazione circa la tipologia dell’azienda, quelli che sono i suoi obiettivi e l’entità del budget che si vuole investire.

Tutto inizia dall’aver giustamente considerato il marketing come un investimento focale che deve essere incluso nel budget annuale della gestione dell’azienda e non come un intervento estemporaneo che, sicuramente, si rivelerebbe una inevitabile perdita senza alcun riscontro.

Un team di esperti deve tracciare gli obiettivi e la strategia per raggiungerli, come i contenuti del messaggio marketing, il sito web, la promozione sui motori di ricerca, l’e-mail marketing, il Social media marketing, il Digital analytics, la Web reputation e l’User experience.

C’è da considerare che dal momento della sua nascita il web si è plasmato secondo nuove tecnologie e ha trasformato modi e abitudini delle persone fino a coinvolgerle sempre di più nel mondo digitale.

Ecco la ragione per la quale una PMI deve investire sul web marketing.

Alcuni dati da prendere in considerazione per comprendere in pieno il fenomeno. Nel 2015 ben 2 miliardi e mezzo di utenti hanno navigato in Internet con una media di 5 ore al giorno. Di questi, quasi il 66% era un potenziale cliente e la sola Italia presentava una popolazione digitale di oltre trentacinque milioni di utenti (4 ore la loro media giornaliera sul web).


Non è una novità essere consapevoli del fatto che il web è una vetrina a 360° a livello mondiale e questo significa che le PMI devono poter competere all’interno di questo mondo digitale e non solo esserne presenti.

In questa era, dove la tecnologia corre a velocità impressionante, un’azienda deve badare anche alla sua reputazione e alla sua immagine, che determina lo sviluppo del brand, dal momento che il web velocizza ogni tipo di informazione (come i Feedback) e di interazione.

Eppure solamente il 60% delle PMI ha un sito o è presente in un Social (dati Cna), i titolari intervistati ammettono che la presenza in Internet è importante, anche se la maggioranza afferma di non intendersene molto.

Sempre in questa indagine risulta che in Italia molte microimprese sono restate ferme rispetto alle novità e si affidano ancora al marketing tradizionale, che va benissimo, ma entrare veramente nel mondo del web può fare la differenza.

Leggi anche: Marketing digitale vs marketing tradizionale, uno non esclude l’altro

Come possono le PMI competere attivamente nel web?

Gli strumenti a disposizione sono tanti e possono essere ottimizzati da professionisti del web marketing, pronti a progettare una strategia di interventi tra cui i più significativi sono:


- Sito Web: vera vetrina dove raggiungere potenziali clienti, deve essere strutturato in modo da coinvolgere i visitatori attraverso una adeguata comunicazione e progettato in modo da risultare ideale per essere visionato con qualsiasi device in modo rapido ed efficace e deve piacere anche a google.


- SEO: analizzare i competitor, analizzare la serp, creare contenuti di valore, sono solo alcune metodologie per aumentare il posizionamento in google.


- Campagne ADS: campagne a pagamento, per essere presenti con le parole chiave più competitive, ovviamente non basta questo, bisogna creare delle landing page (cioè delle pagine di atterraggio) studiate su misura dell’obbiettivo.


- Email-Marketing: utile per le PMI che non dispongono di immensi budget e che possono comunicare con i propri clienti ogni possibile informazione e news, vanno preventivamente create delle banche dati e dei messaggi ad hoc da spedire scadenzati.


- Social Media: i social network vivono un esponenziale aumento dei propri iscritti e pare inevitabile essere presenti per implementare le campagne marketing a 360°.

 

 

Abbiamo visto l’importanza del web marketing per le PMI e le Microimprese che vogliono guadagnare posizioni all’interno del mercato, sia nazionale che estero.

Da tenere presente due ultime raccomandazioni: la prima è quella che occorre investire costantemente per avviare, migliorare, gestire l’aspetto digitale della propria azienda (in difetto di ciò ogni spesa affrontata in maniera estemporanea risulterebbe gettata al vento) e quindi bisogna farla rientrare nel budget annuale aziendale, come qualsiasi altra spesa importante; la seconda è quella di affidarsi ad un team di professionisti capaci nell’individuare i mezzi e le soluzioni più adatte, senza sprechi di denaro.

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